Post

Visualizzazione dei post da 2018

Mattarella e il Finimondo

Immagine
Caro Presidente Sergio, sono Felice che ti scrive per la seconda volta in tre anni per darti mie notizie e non lasciarti nell’oscuro di quello che capita da queste parti, con la fiducia che questa lettera possa giungerti trovandoti di buon umore, nonostante i molti grattacapi che ci hai. Caro Presidente Sergio, in questi giorni di autunno italico spero anche che con la tua saggezza mi rifornirai di qualche buon consiglio, che per noi Italiani di via Casalofio ci vuole una bella aspirazione di fiducia. Infatti in giro se ne sentono di scotte e di crude e disgraziatamente la mia debole testa stenta di comprendonio e i penzieri come ceci nel brodo ribolliscono. Infatti, caro Presidente Sergio, oggi ti scrivo per raccontarti lo strano sogno che ho fatto e che magari, per te che ci hai l’intelligenza della Costituzione abbastanza ferrata, potresti aiutarmi a capire dove stiamo andando a parare. Oppure, senza offesa, forse questo mio sogno potrebbe aiutare te a capire quanto i tuoi comp

Oroscopo Sghimbescio d'autunno

Immagine
Oroscopo Sghimbescio d’autunno Tutte le dritte per i casi storti Cari amici che mi leggete sopra questo blogh, ormai ci stiamo abbandonando sulle spalle questa estate, che non è stata la migliore da ricordare e ha lasciato in giro qualche osso fratturato. Ci abbiamo avuto, infatti, molto nervosismo nella complessità delle chiacchiere, ministri compresi. Fra i passatempi, alcuni si sono divertiti nella specialità della caccia alle persone di colore o a tirare coi fucili a piombini sui bambini zingari. Altri ci hanno avuto l’applicazione di chiudere i porti, lasciando i naufraghi a bagnomaria. I più scienziati si sono scialati alla caccia al vaccino meno obbligatorio possibile e i più arditi a farsi i selfi con Salvini e Di Maio, funerali compresi. Infatti, fra un temporale e l’altro, tante persone ci hanno lasciato, volando giù dai ponti, schiacciate nei pulmini mentre tornavano dal lavoro dai campi del pomodoro o sparati alle spalle se di colore. Qualcuno se ne andato silenz

Il professor Conte e le ventimila leghe sotto i mari

Immagine
Caro Giuseppe Conte Professore Presidente, sono Felice che ti scrive da quest'Italia confusa e stupefatta dei tuoi mirabili tuffi mortali fra le urla di Lega e Cinquestella. Certo Mattarella vi è stato un po' di impicciment, ma pare che Padre Pio ci ha uno sguardo speciale per te e così l'italiani possono prendersi il governo che meritano. Caro Conte Professore Presidente, sono lieto che sei riuscito a farti sbarcare sul governo da Salvini e Di Maio. E mi perdonerai per questo verbo sbarcare, che l'ho scritto senza offesa. È vero che il ministro Toninelli vuole che la parola SBARCO si sostituisce con la parola più umana BAGNOMARIA. Quindi, sarebbe meglio dire che ti hanno bagnomariato sul governo, come la nave Aquarius è stata umanamente bagnomariata con tutti i confort. Ma questa parola non l'ho trovata sul vocabolario. Caro Conte Professore Presidente, certo Salvini e Di Maio finalmente si stanno scialando con il telecomando lanciandoti su questa terra italica d

Zuckerberg e la Grande Stanchezza

Immagine
Caro Marco Zukkaberg, sono Felice che ti saluta dal suo pertugio, un po’ lontano dall e vette della Siliconvalle, dove tutto sarà certo intelligente e ottimista. Purnondimeno anche qui non mancano i tuffi del cuore, anche perché stiamo nel mezzo di un mare dove passano tante speranze e paure. C’è chi ci passa sulle cannoniere, chi a cavallo di missili e bombardieri, c’è chi nuota in direzione opposta per scansare le bombe e chi sprofonda sott’acqua, dove i sottomarini sfilano fra i pesci allibiti o per lo più strafottenti. Mentre per fare un governo italico ormai ci affidiamo alle magie di un circolo di prestigiatori fanatici e storditi che se la spassano a sbeffeggiare Mattarella, che per l’ansia ha ormai i capelli slavati a Dash, che più bianco non si può. Comunque, forse non te lo immagini, eppure anche in via Casalofio qualche cavo dell’intiernet ci passa sottoterra o ci irradia dal satellite, accendendo i telefonini che illuminano le nostre facce nella notte

Alberto Angela e le creature di Frankenstein

Immagine
Caro Alberto, sono Felice che ti scrive ammirato dai tuoi documentari che ormai l’italiani non possono più farne a meno per ricordarsi di essere nel più bel paese del mondo. Che questa è la penisola delle meraviglie con le sue isole comprese in mezzo al mare. Purtroppo, nel mare qui intorno, un intero popolo ogni giorno ci annega. Ma, tu lo sai, dietro l’angolo c’è sempre una pena e c’è chi ci gira le spalle. Caro Alberto, ti scrivo per porti una difficile interrogazione che di questi tempi mi affligge. So che sei un esperto di uomini estinti, di polvere d’ossa, di caverne e tane sperdute, di denti di lupo appenninico, di crani di vacche padane, di teste di umani seccate, di muffe congelate sull’Everest, di peli di scimmie preistoriche e troppo studioso delle meraviglie sepolte nel fondo del mare: in una parola sei il più micidiale specialista di storia rinsecchita, assai più concentrato del brodo Liebik di mia nonna Agatina. Così sono certo che la tua esperienza mi potrà illumina