Erdogan, l’impero delle Otto Mani e le fate turchine



Caro presidente Erdocan, sono Felice che ti scrive dal sottoscala di via Casalofio con la marezza che solo a pensare alla Turchia di oggi ti prende una soffocazione alle tonsille. Capisco che anche a te ti viene la marezza in questa situazione che non ci hai più un pirtuso di prigione libero dove mettere la gente traditora della madrepatria. E mi dispiace che i giornali nel mondo si sono un poco dimenticati di te. Onestamente hanno una qualche ragione, visto che le notizie da Ankara da tre mesi a questa parte sono piuttosto monotone: che agli arresti seguono le sospensioni, i licenziamenti e poi ancora arresti e sospensioni, che pare un’evacuazione generale.


Caro Presidente, ti faccio annuncio che l’altro ieri ho ricominciato la scuola serale. Con il professore Lo Pinto abbiamo letto le notizie dei giornali che come compito abbiamo ritagliato in questa estate. Ci abbiamo fatto il dibattimento in classe che ognuno sparava le sue cretinate, ma poi qualcosa di istruzione è venuto fuori. C’erano sette articoli sull’europei, due sull’olimpiadi, quattro sul terremoto, uno sulle fogne scoppiate di via Casalofio e uno sulla Turchia che ho portato io. Infatti, questo affare increscioso del golpe mi ha appassionato!
Lo Pinto ci ha parlato dell’impero delle Otto Mani e del sultano Soli Mano. Poi ci ha spiegato dei colpi di mano, che sul giornale si chiamano golpi. Che, a sentire lui, la Storia dell’umanità è tutta un golpismo e un contro-golpismo senza fine, dalla preistoria sino alla Fornero che dice gli ha fatto il golpe della penzione e lui ce la infila in ogni discorso. Lo Pinto cià poco ottimismo e troppa bile, purnondimeno il giorno dopo ci ha fatto leggere il Giulio Cesare di Scespir che ti consiglio, ma forse non lo puoi leggere, visto che in Turchia anche Scespir è considerato troppo straniero, inzomma, scarsamente turco.


Caro presidente, ma si è capito quanti erano sti golpisti turchi? Manco Lo Pinto lo ha capito. Ventimila, trentamila, quarantamila, centomila? Da quello che leggo, oltre ai militari, nella complottazione contro di te ci erano almeno trentamila professori delle scuole, una caterva di impiegati pubblici, centinaia di giornalisti, tremila e quattrocento giudici, e poi poliziotti a tignitè, vigili, sindacalisti, scrittori. E ora dice che ci metti la purga anche ai sindaci e consiglieri comunali costipati sulle loro poltrone, mentre nei teatri i tuoi direttori mandano a casa attori, ballerini, registi e divietano la rappresentazione di Scespir e di tutti gli autori non turchi e fra i turchi anche di quelli che non sono abbastanza turchi a tuo gusto. E capisco che devi anche tener d’occhio tutte le genti più strambe, come i tosatori di cani di razza francese, i conciatori di pelle di capra svizzera, le femministe, i mercanti di zucchero filato rosa scioching, i pescatori di cozze ortodossi (che inventano tutte le barzellette sui turchi), gli spacciatori di gelato alla senape, le fate turchine senza il velo in testa, i venditori di grilli parlanti di lingua armena, e naturalmente tutti i kurdi, senza eccezione.
Certo, con rispetto parlando, è un vero mistero di come sei riuscito a salvarti il culo con una complottazione così massiccia.
Ma si sa, i guai a volte portano fortuna e tanta fratellanza nell’intorno. Anche l’Europa ti è amica: la Merkel fa processare i comici che ti dedicano poesie sporcaccione e tutti ti portano rispetto. E se magari i politici occidentali si turbano un po’ se parli di pena di morte, non ti angustiare che sono solo chiacchiere! Rilassati, presto ti sganceranno sei miliardi di euri per tenergli fuori dai piedi i disgraziati che scappano da quel carnaio della Siria. E questo, onestamente, è un vero capolavoro: il risarcimento per non fare arrivare in Europa i profughi della guerra dove ti sei andato allegramente a ficcare! Certo, in quella terra disgraziata in tanti si stanno svagando massacrando i siriani, ma tu sei l’unico che ci ha pure il rimborso per i danni che provoca. Vedrai, magari alla fine ti daranno pure il Nobel per le Espulsioni Umanitarie, visto che in passato hanno dato quello della Pace a Kissinger che aiutò Pinoscet in Cile.
Ma fidarsi è bene e non fidarsi è meglio. Anche perché questi europei sono un po’ faccioli e vanno a convenienza del portafoglio o dei voti.

Forse in questo momento ti senti solo come un cane, circondato da complottardi, chiuso a girare fra le stanze del tuo palazzo che dicono è quattro volte più abbondante della reggia di Versaglies. Io non ci sono mai stato a Versaglies, ma ho sbirciato l’appartamento del quarto piano di Gino Scricchianespole, che col commercio della frutta surgelata e delle pompe funebri si ha fatto qui da noi una posizione. Lui, dicono, che cià pure la palestra in casa, tu sicuramente ci hai anche il bagno turco. Purtuttavia, e mi rattrista darti questo dispiacere, il bagno turco è stato inventato dai romani. Parola del professore Lo Pinto!

Caro Presidente, nella conclusione, spero che una fata turchina ti ispiri. A patto che ce ne sia ancora una a piede libero.


E sono Felice che ti saluta educato, penzando alla tua gente che soffre. 

Felice Sghimbescio

Commenti

Post più popolari

Grillo, le formiche e lo Ius solo

Emmanuel, i balordi e Noè