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Visualizzazione dei post da luglio, 2016

Emmanuel, i balordi e Noè

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Caro Presidente Sergio, sono Felice che ti scrive con l’amicizia di cittadino che ammira l’Italia, località piacevolmente ammena, a parte qualche cretino che ne faremmo ammeno. Caro Presidente, io mi avevo messo a scriverte una lettera di buona estate con tutte l’allegrezza del caso, perché l’estate è il tempo di qualche vacanza festiva. Purnondimeno, vedo che, forse per la caloria e lo smogh, i cervelli di tanti s’ingrippano e i piedi restano a pestare l’acqua ribollita nel mortaio. Mentre per le strade del mondo l’odio schizza fra gente di pelle o credenze diverse e il giudizio si accorcia. Così la mia lettera si è piegata verso un po’ di amarezza.